
Viviamo in un tempo dove si compete narrativamente. Si racconta per posizionare un prodotto, per dare significato commerciale a una marca, per ottimizzare un’identità digitale, per coinvolgere su un progetto di vita.
Si racconta per collocare un politico in un mercato elettorale, per orientare un’economia, per fare un attacco militare. Sopravvive meglio chi riesce a far fronte alle cosiddette story-war e a convivere con le arene narrative dei nostri mercati e dei nostri scenari mediatici.
Battaglie narrative dove lo scontro non è più soltanto sulla qualità, la velocità, la relazione, il web 2.0, i social media, ma anche e soprattutto sulla narrazione che si fa del proprio mondo: di marca, prodotto, vita e sulla capacità di riscrivere quello degli altri.
Ma cosa vuol dire raccontare in questi termini?
Il termine “impresa” qui non è da intendersi solo come sinonimo di organizzazione o azienda, piuttosto nel suo senso più ampio ed esteso.
Lo storytelling d’impresa diventa quindi quel processo che attraverso il racconto dà una rappresentazione specifica a quelle azioni individuali o collettive che consideriamo importanti, a quelle avventure di vita o lavoro che vale la pena vivere.
Lo storytelling è, ormai, definibile come una vera e propria arte, che implica ricerca, pianificazione e competenze. I migliori storyteller sono capaci di prendere decisioni che portano avanti le loro storie, coinvolgendo l’audience di riferimento tramite la diffusione di informazioni vitali per sostenere la narrazione.
Lo storytelling può, teoricamente, essere fatto su qualsiasi cosa abbia la necessità di essere sostenuta dal punto di vista comunicativo: un’azienda, un brand, un prodotto, una persona o un evento.
L’elemento fondamentale è quello del metodo: lo storytelling è una cosa seria e non può quindi essere affidato al caso. In particolare, ci sono cinque regole di base che devono essere seguite per realizzare uno storytelling di successo.
Queste sono necessarie per ottenere una base solida su cui fondare una storia lineare e coinvolgente.
È ovviamente possibile aggiungere ulteriori dettagli che la arricchiscano, ma mantenendo sempre tale struttura come un riferimento fisso e inamovibile per costruire una narrazione degna di questo nome.
1. Chi è il protagonista della narrazione? È necessario chiarire fin da subito il soggetto della storia.
2. Cosa accade nella storia? L’utilizzo di una trama decisa a priori è fondamentale per non lasciare tutto al caso.
3. Quando avviene la storia raccontata? La contestualizzazione temporale degli eventi narrati è necessaria per facilitarne la comprensione all’audience di riferimento.
4. Dove si svolge la storia? È fondamentale specificare i luoghi in cui si sviluppa la storia, in modo da aiutare il target a comprenderla al meglio.
5. Perché avviene la tua storia? È importante esplicitare al meglio quali sono i fattori che motivano il succedersi degli eventi della storia narrata.
Seguite quindi questi 5 regole e rendete fantastiche le vostre storie!