

TikTok è apparentemente esploso dal nulla per diventare una delle app più scaricate al mondo, tanto che ad agosto è stata l’app più scaricata (dati Sensor Tower).
Ma come è partito tutto?
TikTok ha iniziato la sua vita come un’app di condivisione video di discreto successo – taggata Douyin nella sua Cina nativa e TikTok nel resto del mondo. Nel 2018, tuttavia, ha acquistato l’app più nota, Musical.ly, migrando tutti i suoi utenti non cinesi su una nuova piattaforma TikTok combinata.
TikTok è una piattaforma social che incoraggia i suoi utenti a caricare brevi video. La maggior parte dei suoi ex utenti di Musical.ly hanno semplicemente caricato video di se stessi che facevano lip-sync su video musicali. Gli utenti più talentuosi, entusiasti e tecnicamente competenti hanno caricato video di contenuti originali, e sono queste persone che sono diventate le influencer sulla piattaforma.
Una cosa che è cambiata con la crescita della popolarità della piattaforma è che ora c’è più varietà nelle tipologie di video che le persone condividono. Non sono più solo musicali.
Comici emergenti che eseguono piccoli sketch, skateboarder che mostrano le loro abilità, pranksters, ballerini, appassionati di moda, make up artist in erba e appassionati di artigianato, tutti colgono l’occasione per condividere video che dimostrano il loro talento. E ora stiamo persino vedendo persone che condividono video in cui parlano dei loro prodotti preferiti.
La parola influencer vi dice niente? 😉
Naturalmente, non tutti gli utenti di TikTok hanno la sicurezza in sè stessi o le competenze per creare video. Proprio come molti spettatori di YouTube sono in agguato, semplicemente alla ricerca di contenuti interessanti da visualizzare, alcuni TikToker assumono anche un atteggiamento più passivo verso l’utilizzo dell’app.
L’applicazione mobile TikTok permette agli utenti di accelerare, rallentare o modificare mediante un filtro il suono o la musica di sottofondo, selezionabile all’interno di una vasta gamma di generi musicali. Tramite un’opzione dedicata, è possibile registrare audio e video della propria reazione mentre la clip viene visualizzata sullo smartphone, mentre l’opzione “duo” permette di condividere le videoripresa di due terminali mobili in un unico video. Tale funzionalità è utilizzata ad esempio fra due persone vicine per filmarsi l’una col cellulare dell’altra.
TikTok utilizza l’intelligenza artificiale per analizzare gli interessi e le preferenze manifestate dagli utenti dell’applicazione, in modo tale da poter personalizzare singolarmente i contenuti ad essi proposti.
In effetti, gli utenti di TikTok non devono necessariamente seguire qualcuno. Possono semplicemente aprire la loro app, andare alla loro pagina “Scopri” e iniziare a riprodurre i video che sembrano interessanti o divertenti.
Possono persino cercare video su argomenti preferiti utilizzando hashtag pertinenti.
Con il passare del tempo, tuttavia, molti utenti di TikTok apprezzano determinate tipologie di video ed è probabile che si iscrivano ai canali che condividono regolarmente proprio quei tipi di video. Ogni TikToker ha una pagina del profilo e questo mette in evidenza i video che hanno caricato.
Tik Tok ha attivamente preso di mira la generazione Z a livello internazionale (un grande numero di utenti è statunitense), con una propensione maggiore verso l’utenza femminile. Presto si prevedono cambiamenti e un ampliamento dell’utenza, vista l’entrata in campo di celebrità italiane come Michelle Hunziker e Fiorello. Tuttavia, al momento, è ancora favorito dai giovani, con il 66% dei suoi utenti under 30 anni. Il 59% degli utenti di Tik Tok ha più di 24 anni. Gusto per fare un paragone su Instagram siamo circa al 63%, su Facebook al 75%; quindi sì, giovani, ma non poi troppo. Il 65% degli utenti di TikTok sono donne.
Il tempo medio speso su questa piattaforma è di 52 minuti, abbastanza in linea con le altre. Il 29% degli utenti attivi lo usa tutti i giorni (50% per Instagram, 71% per Facebook). Quindi ok, saranno forse invasati di social, ma anche dalle altre parti non è che si scherza. La percentuale di engagement (cioè di utenti che una volta aperta l’app fa qualcosa tipo postare, aggiungere un like, scrivere un commento ecc.) è molto bassa: il 29%. In media sugli altri social siamo intorno al 95%.
Non so a te, ma a me, questa faccenda dell’engagement al 29% ha dato da fare: significa che 2 volte su 3 si apre Tik Tok per guardare e basta. L’utente non genera, non da feedback, non viralizza… questo — dal punto di vista di un analyst della vecchia guardia — dovrebbe essere indice di un fallimento totale. Eppure evidentemente non è così. 2 volte su 3 la prima intenzione dell’utente di Tik Tok non è relazionarsi ma guardare i video punto e basta. E’ un po’ un social e un po’ YouTube insomma (dai, non scherziamo, lo sanno tutti che YouTube non è un social).
Visti i numeri e la forte viralità dei contenuti, non dovrebbe sorprendere, che i professionisti del marketing (noi compresi) abbiano iniziato a osservare la piattaforma e pensare a come sfruttarne il potenziale. Ma come farlo a livello aziendale? Ci sono diversi modi con cui i brand possono approfittare di TikTok: creare il proprio canale e caricare video pertinenti attraverso quest’ultimo, lavorare con influencer, per diffondere contenuti a un pubblico più ampio, fare advertising direttamente su TikTok. Quelli che hanno voluto/potuto/avuto-budget-in-avanzo si sono già mossi: mica stanno lì ad aspettare di essere l’ennesimo brand che sbarca su TikTok col suo piano editoriale trito e ritrito. Ho trovato, per esempio, gli account di Sephora e Wired Italia: entrambi presenti sia su Instagram sia su Tik Tok; entrambi generano volumi non molto diversi (soprattutto se si considera che il numero di follower su Tik Tok è ancora nettamente inferiore); entrambi creano piani editoriali e contenuti dedicati alla piattaforma.
Che aspetti? Riuscirai a cavalcare l’onda del successo di questo nuovo social network?